Solar tube: la storia

solartubeI solar tube, o tubi solari, sono dei condotti di luce rivestiti di materiale riflettente; come si può capire con più facilità dalla definizione più semplice, questi sistemi trasportano e conducono la luce del sole lungo le loro pareti. Questa illuminazione arriva alla fine del condotto e si sprigiona all’interno dell’ambiente in cui è stato montato il diffusore. Sebbene si stiano diffondendo solo negli ultimi anni, i camini di luce hanno un’origine molto antica.

Solar tube: la nascita e la diffusione

I primi condotti di luce sono stati progettati dagli Antichi egizi migliaia di anni fa; per illuminare le piramidi durante la costruzione, infatti, venivano realizzati dei tunnel rivestiti di materiale riflettente, che permettevano di portare un po’ di luce all’interno di queste costruzioni prive di aperture. I modelli realizzati oggi, ovviamente, sono più avanzati e tecnologici, ma il funzionamento di base rimane lo stesso. Dopo queste prime forme di tubi solari, occorre aspettare fino alla metà del diciannovesimo secolo prima di vederne brevettato e commercializzato un prototipo. Nel 1850 circa, a Londra, Paul Emile Chappuis mette in commercio dei primi sistemi riflettenti e la sua fabbrica rimane in attività fino al 1943, quando viene distrutta dalle bombe della Seconda Guerra Mondiale. L’eredità di tecniche e conoscenze viene raccolta, nel 1986, proprio dalla società australiana Solatube, che ha brevettato i camini di luce ora rivenduti da Infinity Motion.

Il padre dei condotti di luce

Anche se i padri ipotetici dei solar tube sono gli egizi, la tecnologia che ha poi portato alla nascita dei sistemi moderni è stata pensata dal fotografo Paul Emile Chappuis, passato alla storia proprio per la sua messa a punto di riflettori di luce naturale. Nato a Parigi nel 1816, il fotografo si trasferisce ben presto a Londra e in Fleet Street apre il suo studio, attivo dal 1859 al 1871. Prima dell’apertura dello studio fotografico, Chappuis brevetta diverse tipologie di riflettori di luce diurna, utilizzati per illuminare gli edifici durante il giorno; senza queste soluzioni innovative, i locali venivano illuminati con luci a gas, dei sistemi poco efficaci e un po’ pericolosi. Nel 1856, viene fondata l’azienda Chappuis Ltd’s, che utilizza i progetti brevettati nel 1853 e nel 1855; sono diversi i modelli di riflettori impiegati, tra cui alcuni a forma di diamante. Nel 1859, Paul Chappuis dichiara bancarotta e viene imprigionato per debiti, per un breve periodo. Nel 1868, i suoi affari riprendono e viene fondata un’altra compagnia, che sopravvive fino al 1943. Chappuis, invece, muore nel 1887 a Brixton e viene sepolto nel cimitero di West Norwood a Londra. Al giorno d’oggi si promuove la luce solare perché più ecologica ed economica di quella artificiale, come Paul Emile Chappuis, ai suoi tempi, promuoveva i suoi prodotti chiedendo che senso aveva bruciare gas (per accendere le lampade), quando la luce diurna era così perfetta. Alcune pubblicità stampate dell’epoca mostrano due disegni che rappresentano due stanze illuminate, una dalla luce a gas e l’altra dai riflettori di Chappuis. La pubblicità comparativa, anche solo attraverso un disegno, mostra quanto sia migliore l’illuminazione fornita dalla luce naturale. I vantaggi legati all’uso di questa fonte, sono ben noti da secoli ormai.

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